Oggi, I'm from Gargano pone i riflettori sul brand Gest e sull’affascinante mondo del cotone, una delle materie prime più richieste dal settore tessile italiano. I dati parlano chiaro: nel 2017, il tessile made in Italy ha realizzato ricavi per circa 20,2 miliardi di euro e continua a rappresentare la punta di diamante del mercato mondiale della moda. Dunque, è tutto rose e fiori? Ahinoi, il Belpaese non è ricco di materie prime, pertanto è da sempre attratto dall'innovazione e dalla tecnologia dei principali mercati esteri dedicati all’export di cotone. Proprio questo rappresenta anche il punto di partenza della ricerca di due imprenditori Garganici, Michele e Pietro, i quali, a distanza di 2 anni dalla fase di startup aziendale, stanno puntando alla stessa innovazione, tecnologia e ricerca che spinge l’Italia verso i mercati esteri, per riportare il cotone in Italia e sul Gargano e, soprattutto, per non lasciarsi cogliere impreparati dal futuro.
I più curiosi si staranno certamente chiedendo cosa c'entri il cotone col nostro Gargano, soprattutto se si considera che, per svariate ragioni (in primis la morfologia del territorio), non è possibile coltivarlo in quasi tutta Italia. Andiamo per gradi. Come in tutti i casi analizzati finora, anche per questa impresa il concetto di differenziazione del prodotto è predominante. Gest è un brand di abbigliamento che concentra la propria produzione su camicie di alta qualità. Dalla qualità dei tessuti, passaggi e finiture a mano, si realizzano piccoli capolavori su misura. Sin dalla fase di avviamento, i fondatori si sono interrogati su quel qualcosa che potesse dare ulteriore e definitivo slancio: l’innovazione sta nel tornare indietro, risalire al primo anello della filiera e dare vita a quella che si chiama filiera corta. Nasce un sogno: realizzare un prodotto unico al 100% made in Italy con cotone al 100% italiano, Garganico!
Come? Scopriamo che i principali produttori di cotone, a livello europeo, sono Grecia e Spagna. Non è difficile pensare a una omogeneità climatica, e la posizione sembra compatibile. La sincerità e la trasparenza dei fondatori ci rivelano inaspettatamente che non hanno avuto vita facile; infatti, da ricerche approfondite è emerso che 50/60 anni fa, in tutta la zona di Apricena e San Severo, si coltivava cotone. C'erano 19 fabbriche ad Apricena. Da qui la sfida è stata quella di ripristinare questa coltivazione, andando alla ricerca del seme e raggiungere il sogno di produrre il primo cotone italiano. Partire dalla materia prima offre sicuramente grandi vantaggi rispetto a chi entra in quel mercato "a partita in corso", per usare una metafora calcistica. Inoltre, bisogna sapere che dal cotone non si butta via nulla. Ad esempio, i semi di cotone possono trasformarsi in mangime per gli animali o, in alternativa, è possibile ricavare l’olio di cotone, dotato di caratteristiche molto particolari, grazie alle quali è possibile destinare questa parte della materia prima alla produzione di cosmetici (BeautyGest). E proprio perché dal cotone non si butta via nulla, anche l’arbusto svolge un ruolo in questa catena! Infatti, l’arbusto vero e proprio, dopo la raccolta ed il taglio, verrà portato in una centrale di compostaggio che si trova qui a Rignano Garganico, dove viene generata biomassa, utilizzata per produrre energia (GreenGest). L’idea in toto sarebbe chiudere la filiera non buttando nulla. (Economia circolare)
In conclusione, possiamo comprendere come, proprio partendo dall'organizzazione dei fattori produttivi e dalla materia prima, questa impresa stia cercando di generare quel valore aggiunto, così tanto desiderato, per conferire ai propri capi la vera originalità Gest.
Ogni storia inizia con un sogno, Gest nasce dal quello di creare un brand d'abbigliamento made in puglia e dalla voglia di lasciare un’impronta in questo settore, riprendendo una tradizione centenaria, fiore all'occhiello del made in Italy. Il nostro scopo, quindi, non è solo quello di produrre camice ma, regalare ai nostri clienti, un estratto della tradizione, del gusto e dell'eleganza che contraddistinguono l'Italia in tutto il mondo. I prodotti si differenziano prevalentemente per la qualità dei tessuti utilizzati e per passaggi e finiture fatto a mano, puntando l'attenzione su ogni singolo dettaglio. Tutto ciò ci permette di puntare ad un segmento di mercato abbastanza importante e se possiamo quindi di nicchia. A lungo ci siamo interrogati su come poter differenziare, ancor più, le nostre camice rispetto al mercato. Ad un certo punto il quesito è sorto in modo spontaneo: “perché non creare una filiera corta andando alla ricerca del cotone italiano, così da poter regalare ai nostri prodotti la vera originalità Gest?”. Camicia 100% made in Italy con cotone 100% made in Italy. Siamo partiti, così, in questa avventura cercando di reperire prima il seme del cotone e di individuare degli agronomi che potessero darci una mano nella coltivazione stessa del cotone.
Oggi siamo un'azienda che non punta solo sul discorso camiceria. L’obiettivo, dato il forte potenziale, è quello di creare una vera e propria industria del cotone qui, sul Gargano!
Per questo vogliamo puntare su 4 strade separate le quali faranno capo ad un unico comune denominatore: il cotone.
Mireremo alla commercializzazione della materia prima 100% made in Italy (CottonGest), ad una camicia totalitaliana (Gest Camicie), al BeautyGest(cosmesi), ed infine alla produzione di energie rinnovabili(GreenGest), dal cotone non si butta via proprio nulla!
Tuttavia, ad oggi, non avendo ancora prodotto così tanto cotone da poter garantire una produzione, quello che facciamo è rivolgerci ad importanti aziende, le quali puntano molto sull’ innovazione e sul design, definendo dei tessuti di altissima qualità.
Nel dettaglio dividiamo le nostre lavorazioni in due livelli:
• SU MISURA direttamente all'interno dei nostri laboratori.• • PRODUZIONE DI MASSA ci avvaliamo di importanti brand di tessuti quali ci permettono di comporre quello che sarà il capo finale Gest.
Abbiamo un’agenzia di comunicazione che ci segue. Ad oggi online è presente il nostro sito quale però non è quello ufficiale, a breve verrà sostituito poiché grazie ad un giovane ingegnere stiamo progettando un configuratore 3D tramite il quale il cliente potrà generare da zero la propria camicia, per garantire un’esperienza di acquisto in grado di soddisfare qualsiasi esigenza di personalizzazione da parte del cliente.